Corciano, Borgo del Sole

CORCIANO BORGO DEL SOLE

Il progetto CORCIANO, BORGO DEL SOLE nasce come azione di medio-lungo termine, finanziata dal Comune, tra le misure di valorizzazione del centro storico capoluogo, realizzate nell’ambito del QSV, Quadro Strategico di Valorizzazione dei Centri Storici, grazie alla collaborazione tra l’Amministrazione Comunale di Corciano e l’Associazione Culturale Corcianesi Astrofili (ACCA), con l’intento di offrire una peculiare proposta di visita del borgo, che vada a coniugare cultura, storia, astronomia, paesaggio e scienza. Un itinerario sempre fruibile gratuitamente per tutti: cittadini, scuole e turisti.

Dopo anni di positive esperienze portate avanti dall’ACCA con osservazioni notturne sia nell’ambito di eventi che presso gli istituti scolastici, l’offerta si è allargata alla… osservazione diurna! Nasce così il Borgo del Sole, grazie alla realizzazione, lungo le vie e i giardini del centro storico di Corciano, di un percorso composto da tre interessanti ed eleganti strumenti astronomici dell’antichità per la visualizzazione del moto del Sole sulla Sfera Celeste, inerenti la misurazione del tempo, l’orientamento e il succedersi delle stagioni.

Il percorso, realizzato a seguito di un’attenta analisi delle caratteristiche geografiche e di esposizione al sole del borgo, propone attualmente una Meridiana Analemmatica orizzontale, collocata lungo via Cornaletto, sopra al parcheggio del Museo Antiquarium, per il funzionamento della quale, lo gnomone, e quindi l’ombra proiettata che indica l’ora, è la persona che usa la meridiana stessa, previa collocazione nel punto corretto dello strumento, indicato dal mese in cui si osserva; una Meridiana Equatoriale armillare, sita in cima alle scale che collegano il parcheggio del Museo Antiquarium con Via Ballarini, che permette sempre la misurazione dell’ora; e un Plinto tolemaico, collocato presso i giardini del Torrione di Porta Santa Maria, il cui gnomone proietta l’ombra di mezzogiorno su entrambe le facciate in modo da poter leggere l’altezza del sole e quindi il periodo dell’anno. Nel futuro il progetto potrebbe prevedere l’ampliamento del Parco con l’installazione di altri interessanti strumenti.

Informazioni generali sul tempo, il Sole e… l’orologio

Perché la Meridiana non segna mai l’ora ‘giusta’?

Spesso leggendo l’ora sulla meridiana la si confronta immediatamente con quella dell’orologio scoprendo, con una certa delusione, che l’ora è… ‘sbagliata’!

In effetti la meridiana quasi mai indica la stessa ora dell’orologio per alcuni motivi.

Innanzitutto il più evidente è che potrebbe essere in vigore l’ora legale, la meridiana, per definizione, ci può dare solo l’ora solare!

L’orologio, inoltre, fornisce l’ora calcolata per il fuso orario dell’Europa Centrale che è centrato sul meridiano che passa sull’Etna, ovvero 15 gradi a Est del meridiano fondamentale che passa per Greenwich.  

Corciano non si trova però sul meridiano dell’Etna ma 2 gradi e mezzo più a occidente; quindi, ad esempio, quando l’orologio segna mezzogiorno, in realtà il Sole a Corciano ha ancora 2 gradi e mezzo da percorrere in cielo, ovvero 10 minuti. Pertanto, seppure non dovesse esserci l’ora legale, la meridiana sarebbe sempre ‘in ritardo’ di dieci minuti sull’orologio!

Fig. 1: Sul meridiano che passa per l'Etna fa riferimento il fuso orario dell'Europa Centrale. Ma la differenza con Corciano è di circa 10 minuti.

Ma non basta!

L’effetto principale per cui l’ora della Meridiana non coincide con quella dell’orologio è la cosiddetta Equazione del Tempo.

Detta così sembra un astruso calcolo matematico, in realtà, questa è la definizione che viene data all’anticipo o al ritardo che il Sole ha sull’orologio, causati dal fatto che la Terra si muove a velocità diverse lungo la sua orbita a seconda che venga a trovarsi più vicina (Perielio) o più lontana (Afelio) dal Sole.

Questi anticipi e ritardi hanno una periodicità annuale che viene rappresentata con la curva ‘ad otto’ detta Analemma o Equazione del Tempo.

Fig. 2: L'Equazione del tempo ci mostra la differenza tra tempo medio dato dall'orologio e tempo vero dato dalla Meridiana

 

In essa si evidenzia che nei diversi periodi dell’anno l’anticipo o il ritardo possono arrivare anche a 15/16 minuti, ai quali vanno assommati algebricamente i 10 minuti di differenza del fuso.

Ma allora a che serve una Meridiana?

Questi strumenti sono precisi nel fornire l’ora solare, che andava benissimo per le necessità in un tempo in cui i ritmi della vita erano scanditi dal Dì e dalla Notte.

Ai giorni nostri non potremmo più misurare il tempo con la Meridiana, c’è bisogno dell’orologio che dia un orario uguale per vaste porzioni di territorio (il Fuso Orario centrato sul Meridiano dell’Etna regola l’orario per tutta l’Europa centrale), in modo che trasporti, commerci e comunicazioni, spesso legati al minuto, non subiscano problemi legati alle differenze di orario.

Oggi le Meridiane sono preziosi reperti storici, laddove ne esistono di antiche, o begli oggetti di arredo urbano e di divulgazione storico-culturale, come nel caso del Borgo del Sole!

Come leggere gli strumenti

 

LA MERIDIANA ANALEMMAICA

La Meridiana Analemmatica funziona usando il corpo umano, proprio come si presume sia stato all’inizio da parte dell’essere umano, per valutare il trascorrere del Dì, ovvero misurando la lunghezza della sua ombra sul terreno.

Non a caso il termine Gnomone (che indica l’oggetto che in tutte le meridiane getta l’ombra sul quadrante) deriva proprio da uomo.

Costruire il quadrante di una Meridiana Analemmatica non è intuitivo e bisogna fare un disegno accurato che tenga conto, oltre che della Latitudine del luogo in cui sarà costruita, anche del rapporto tra dimensione del quadrante e tabella dei mesi.

Il funzionamento però è semplice: è sufficiente collocarsi con i piedi sul mese in cui ci si trova (il tallone deve segnare approssimativamente il giorno del mese) e osservare l’ora segnata dalla nostra ombra.

L’altezza della persona che funge da Gnomone non ha importanza, conta la direzione indicata dall’ombra che cade sulle ore segnate sul quadrante.

LA MERIDIANA EQUATORIALE

La Meridiana Equatoriale è il tipo più intuitivo di meridiana.

Nel modello qui realizzato il piano equatoriale è l’anello che riporta i numeri delle ore del giorno, mentre sul piano ad esso perpendicolare (la cui inclinazione corrisponde alla Latitudine di Corciano), è disegnata la linea meridiana in corrispondenza della quale si legge l’ora proiettata dal Sole!

Come costruire una meridiana equatoriale come questa.

Quello che ci occorre è un piano bianco inclinato secondo la Latitudine del luogo sul quale disegneremo la linea meridiana (Nord-Sud), orientando poi il piano in modo che la linea rispetti i punti cardinali.

Fig. 3: Orientamento del piano della Meridiana Equatoriale. L'angolo del piano è la Latitudine del luogo.

Perpendicolarmente al piano realizziamo il semicerchio dell’Equatore Celeste, semicerchio il cui centro deve cadere sulla Linea Meridiana.

In esso ritagliamo i numeri a distanza di 15° a partire dal Mezzogiorno (ore 12:00) che si troverà esattamente all’apice del semicerchio.

A Est delle ore 12:00 (se vogliamo a ‘destra’) saranno indicate le ore PRECEDENTI (dalle 11:00 alle 6:00) Mentre a Ovest le ore SUCCESSIVE (dalle 13:00 alle 18:00).

Naturalmente è bene iniziare con un prototipo di cartone facile da disegnare e ritagliare, per poi passare a materiali più duraturi.

Fig. 4: Le ore dodici sono sull'apice del semicerchio, dal quelle si misurano 15 gradi verso Est per ogni ora del mattino fino alle ore 6. Verso Ovest, sempre ogni 15 gradi, si collocano le ore pomeridiane fino alle 6 di sera.

 

Il PLINTO TOLEMAICO

Il Plinto Tolemaico non è propriamente una Meridiana, infatti funziona solo a Mezzogiorno Vero.

La sua importanza consiste nell’indicare con precisione, i giorni degli Equinozi e dei Solstizi e la conseguente altezza del Sole sull’orizzonte SUD, a Mezzogiorno Vero di queste date in particolare, e di tutto l’anno in generale.

Naturalmente oggi gli astronomi conoscono perfettamente l’istante degli Equinozi e dei Solstizi, ma nell’antichità questo era uno degli strumenti in grado di fornire con precisione tale informazione.

Sui lati del Plinto sono riportati i gradi di Altezza massima (Solstizio Estivo), media (Equinozi) e minima (Solstizio Invernale) del Sole alla Latitudine di Corciano.

L’ombra dello Gnomone a Mezzogiorno Vero si allunga sui due lati intersecando il valore di altezza massima del Sole per quel giorno.

Fig. 5: Una delle facce di un Plinto Tolemaico prossima all’istante del Mezzogiorno Vero. L’ombra dello Gnomone si allunga ad intersecare il valore dell’altezza del Sole.

Costruire un Plinto Tolemaico è abbastanza semplice, è sufficiente avere un parallelepipedo, anche di legno, il cui spessore non ha importanza, sul quale viene montato perpendicolarmente alle due facce lo Gnomone, e disegnati gli archi il cui centro è lo Gnomone stesso, l’ombra del quale, a mezzogiorno, cade sulla gradazione (da 0° orizzontale a 90° verticale) e il gioco è fatto!

Attenzione! Particolare cura sarà necessaria per orientare il Plinto esattamente con lo spigolo che ospita lo Gnomone in direzione del Meridiano, ovvero Sud-Nord!

Se si conoscono, per il luogo in cui è stato costruito, si possono già evidenziare le altezze minime, massime e medie del Sole, oppure aspettare di vedere dove cade l’ombra al Mezzogiorno Vero nei Solstizi e negli Equinozi.

Video Corciano Borgo del Sole

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